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LA MIA PANDEMIA 2

 DIARIO DELLA PANDEMIA ANNO 2021 PARTE SECONDA

Come dicevo, le notizie erano abbastanza confuse ancora non sapevamo cosa ci attendeva di li' a poco, cominciarono ad arrivare informazioni dalla Cina che ebbe i primi casi gravi di contagio ed allora capimmo che il virus, il Sars Cov 2, non scherzava; come il suo predecessore provocava polmoniti letali. La mia situazione personale grosso modo non subiva grossi cambiamenti, svolgevo ormai il mio lavoro in una sorta di burnout inconsapevole, dopo mille incomprensioni con il mio datore di lavoro ero arrivato al punto di odiare qualsiasi aspetto di quella situazione, al punto di desiderare una via d'uscita di qualsiasi tipo. La consapevolezza dell'origine cinese del virus faceva crescere il rancore e l'odio verso i cinesi. Cominciarono a circolare moltissime fake news  ad una velocita' impressionante, d'altronde nell'era digitale tutto e' piu' rapido, si diffusero degli improbabili messaggi vocali su whatsapp di cugini e parenti che parlavano delle loro esperienze con la malattia, e che gia' lasciavano presagire tutte le teorie negazioniste nate subito dopo. Ricordo in particolare un mio amico, fervente fan dei 5 stelle, che mi fece ascoltare dal suo smartphone un messaggio di un fantomatico funzionario, il quale diceva che il virus era stato creato in laboratorio dagli USA per ostacolare l'accordo, stipulato dall'ottimo Di Maio, tra Italia e Cina chiamato via della seta. Con questo clima di paura, per qualcosa che ancora non conoscevamo bene ma che gia' temevamo, arrivammo  al fatidico 21 febbraio 2020, il primo paziente ammalatosi di covid - 19 e' ricoverato all'ospedale di Codogno nel lodigiano. Ormai tutte le rassicurazioni fatte dagli allora governanti diventarono inutili, capimmo a quel punto che il nuovo virus esisteva e che poteva colpire chiunque. Io personalmente cominciavo a pensare che prima o poi avrebbe riguardato tutti da vicino e che non sarebbe stata una breve parentesi come si pensava all'inizio. Immersi ancora nella vita frenetica e confusionaria di quel periodo, commentando le ultime notizie, ad alta voce dissi che stava diventando una situazione esplosiva e preoccupante. Alle mie parole mia moglie, per riportarmi alla invadente quotidianita', quasi innervosita, si rivolse a me dicendomi che dovevo pensare ad altro e non lasciar perdere il virus che non sarebbe mai arrivato qui nel nostro piccolo paesello. Oggi ogni tanto per scherzare ricordiamo l'episodio e sorridiamo della cosa che ormai e' stata tragicamente smentita. Continua...   


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